IL FUTURO

Secondo uno studio condotto all’Unione Europea, da oggi al 2035 il mercato dei droni raggiungerà un valore annuo pari a 10 miliardi di euro, che si spingerà fino a 15 miliardi entro il 2050. Sempre secondo lo stesso studio, le operazioni di volo a scopo civile sono quelle che genereranno maggiore impatto (5 miliardi annui entro il 2035) mentre nel breve periodo sono le operazioni ad uso ricreativo e difensivo ad occupare una maggiore fetta di mercato (insieme pari a circa 2 miliardi di euro).

La fermentazione del mercato dei droni, oltre che grossi investimenti, ha attratto il vivo interesse di più parti, soprattutto nei domini dell’agricoltura, dell’energia, dei trasporti medicali e d’urgenza e della sicurezza pubblica. Si pensi ad esempio ad autorità come la Protezione Civile, che si avvalgono di queste nuove tecnologie per il controllo delle aree forestali, la sorveglianza delle acque marine, la prevenzione dei disastri naturali.

A trainare la crescita del mercato dei droni nell’era della quarta rivoluzione industriale è lo sviluppo dell’Internet of Things (IoT), un sistema di sensori e dispositivi distribuiti e interconnessi, immersi in un dialogo costante per fornire ai droni in tempo reale dati utili per navigare e svolgere operazioni.